Passione

Aforismi

Adolf Hitler

A noi Tedeschi non mancò mai la cultura scientifica: mancò spesso invece la forza di volontà e di decisione.
Adempimento del dovere' significa: non agire per sé, ma servire alla comunità.
Al vincitore nessuno chiederà mai conto di quello che ha fatto.
Al vincitore non si chiederà se abbia raccontato o no la verità. Nei preparativi e nell'inizio di una guerra non è il fatto di avere ragione che conta ma la vittoria.
Anche il cristianesimo non poté contentarsi di edificare il suo proprio altare: dovette per forza procedere all'abbattimento degli altari pagani. Solo partendo da questa fanatica intolleranza poté foggiarsi la fede apodittica, di cui l'intolleranza è appunto l'indispensabile premessa.
C'è un solo sacrosanto diritto dell'uomo, che è nello stesso tempo un sacrosanto dovere, quello di provvedere perché il sangue resti puro, affinché la conservazione della migliore umanità renda possibile un più nobile sviluppo dell'umanità stessa.
Chi ama la sua nazione può solo provare il suo amore mediante i sacrifici che è pronto a fare per essa.
Chi non ha nessuna sensibilità per la Storia è come un uomo senza il senso dell'udito o della vista.
Chi non ha nulla da nascondere non ha nulla da temere.
Chi parla d'una missione del popolo tedesco sulla Terra, deve sapere che questa può solo consistere nella formazione d'uno Stato ravvisante il suo compito supremo nella conservazione e nell'incremento degli elementi più nobili, rimasti illesi, della nostra nazione; anzi, dell'intera umanità.
Chi vuole vivere deve lottare. Chi si rifiuta di combattere in un mondo di eterno conflitto, non merita di vivere.
Come cento stolti non fanno un savio, così è improbabile che da cento vigliacchi esca una decisione eroica.
Di solito i maggiori e più durevoli successi nella storia sono quelli che al loro inizio trovarono poca comprensione, perché erano in forte contrasto con la pubblica opinione, con le vedute e la volontà di questa.
Fedeltà, abnegazione, taciturnità sono virtù di cui un grande popolo ha necessità: l'insegnarle e il perfezionarle nella scuola è più importante di molte cose che oggi riempiono i nostri programmi scolastici.
Fedeltà, dedizione e silenzio devono essere alla base di una grande nazione.
Germania, madre di tutta la vita che ha dato il suo aspetto alla civiltà del mondo odierno.
I grandi bugiardi sono anche grandi incantatori: solo una massa resa fanatica può essere guidata.
I mezzi capaci di riportare la più facile vittoria sulla ragione sono il terrore e la forza.
I partiti politici sono aperti al compromesso, le concezioni del mondo no.
I principi fondamentali d'un partito sono, per un partito politico in formazione, ciò che per la fede sono i dogmi.
Il bene comune viene prima del bene privato.
Il buon Dio non rende liberi i popoli vili.
Il complessivo lavoro d'istruzione e d'educazione dello Stato nazionale deve trovare il suo coronamento nell'infondere, nel cuore e nel cervello della gioventù a lui affidata, il senso e il sentimento di razza, conforme all'istinto e alla ragione. Nessun ragazzo, nessuna ragazza deve lasciare la scuola senza essere giunta a conoscere alla perfezione l'essenza e la necessità della purezza del sangue.
Il diluvio di giornali, tutti i libri pubblicati anno per anno dagli intellettuali, scivolano sui milioni di uomini dei ceti inferiori come l'acqua sul cuoio unto d'olio.
Il diritto personale è fondato sul successo.
Il primo passo che allontanò in modo visibile l'uomo dall'animale fu quello dell'invenzione.
Il successo è il solo metro di giudizio di ciò che è buono o cattivo.
In cima all'educazione militare deve esserci ciò che già al vecchio esercito fu attribuito come merito sommo: alla scuola dell'esercito il ragazzo deve essere trasformato in un uomo, deve non solo imparare ad obbedire ma altresì acquistarsi le premesse del futuro comando. Deve imparare a tacere non solo quando è rimproverato a ragione, ma anche quando è rimproverato a torto.
In uno Stato nazionale, la scuola deve lasciare libero per l'educazione fisica un tempo di gran lunga maggiore. Non è necessario riempire i giovani cervelli d'una zavorra di cui, come insegna l'esperienza, riterranno solo la minima parte.
L'adunanza di masse è utile già per questo, che in essa l'individuo, che in principio, essendo soltanto sul punto di diventare un membro del giovane partito, si sente isolato e preso dal terrore di essere solo, vede per la prima volta lo spettacolo di una grande collettività e ne rimane incoraggiato e irrobustito.
L'arte deve proclamare imponenza e bellezza e quindi rappresentare purezza e benessere.
L'educazione deve instillare nei giovani la coscienza dell'importanza del rafforzamento del proprio corpo.
L'inizio di ogni guerra è come aprire la porta su una stanza buia. Non si sa mai che cosa possa esserci nascosto nel buio.
L'unica difesa sicura è l'attacco. Attaccate sempre!
L'unione del teorico, dell'organizzatore e del capo in una stessa persona è la cosa più rara che si possa incontrare sulla Terra: questa unione crea il grand'uomo.
La Chiesa cattolica può insegnare. Sebbene il suo edificio dottrinale sia venuto in molti punti in conflitto con le scienze esatte e con l'indagine scientifica, essa non è disposta a sacrificare nemmeno una sillaba dei suoi insegnamenti. Ha riconosciuto molto bene che la sua forza di resistenza non consiste in un adattamento più o meno grande ai temporanei risultati della scienza, in realtà eternamente oscillanti, ma nel tener fermi i dogmi stabiliti e fissati, i quali conferiscono al tutto il carattere d'una fede.
La Dea Fortuna vi passa accanto solo per un istante e se non siete pronti ad afferrarla per la veste, non avrete più una seconda possibilità.
La Dea della Pace può solo marciare a fianco del Dio della guerra e ogni grande azione della Pace ha bisogno dell'aiuto e della protezione della forza.
La Germania, o diventerà una potenza mondiale o non sarà.
La concezione nazionale, razzista, riconosce il valore dell'umanità nei suoi primordiali elementi di razza. In conformità coi suoi pricipii, essa ravvisa nello Stato soltanto un mezzo per raggiungere un fine, il fine della conservazione dell'esistenza razzista degli uomini. Con ciò, non erede affatto ad un'eguaglianza delle razze, ma riconosce che sono diverse e quindi hanno un valore maggiore o minore; e da questo riconoscimento si sente obbligata ad esigere, in conformità con l'eterna Volontà che domina l'Universo, la vittoria del migliore e del più forte, la subordinazione del peggiore e del più debole.
La forza di un partito politico non consiste nella grande e autonoma intellettualità dei singoli membri, ma in una disciplinata obbedienza prestata dai membri alla direzione intellettuale.
La forza sta non nella difesa ma nell'attacco.
La propaganda non deve servire la verità, specialmente perché questa potrebbe favorire l'avversario.
La razza umana è diventata forte nella lotta perpetua, e non potrà che perire in una perpetua pace.
La storia del mondo è fatta da minoranze, se nelle minoranze numeriche si incorpora la maggioranza della volontà e della forza di decisione.
Le grandi masse non sono fatte di diplomatici o di giuristi, e nemmeno di gente ragionevole, ma sono come i bimbi: ondeggianti e dubbiose.
Le grandi rivoluzioni d'ordine spirituale, che mutarono l'aspetto del mondo, si possono solo pensare e realizzare quali lotte titaniche di singole figure, non mai quali imprese di coalizione.
Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola.
Lo Stato deve presentarsi come il preservatore di un millenario avvenire, di fronte al quale il desiderio e l'egoismo dei singoli non contano nulla e debbono piegarsi.
Lo Stato non rappresenta un fine ma un mezzo. Esso è la premessa della formazione d'una superiore civiltà umana, ma non è la causa di questa. La causa è riposta solo nella presenza d'una razza idonea alla civiltà.
Lo scopo supremo dello Stato nazionale è quello di conservare quei primordiali elementi di razza che, quali donatori di civiltà, creano la bellezza e la dignità d'un'umanità superiore.
Nell'individuo si deve anzitutto tener d'occhio e favorire la sanità corporea. Perché lo spirito sano e forte si trova solo nel corpo forte e sano.
Nella debolezza fisica risiede quasi sempre la causa della vigliaccheria personale.
Nello Stato nazionale la concezione razzista deve riuscire ad affrettare quella nobile epoca in cui gli uomini non si occuperanno più nell'allevare cani, cavalli e gatti, ma nell'elevare la condizione dell'uomo stesso; epoca che sarà per gli uni di silenziosa e saggia rinunzia, per altri di doni e sacrifici gioiosi.
Nessun popolo dovrebbe più del popolo tedesco imparare la storia: ma esso ne fa pessimo impiego.
Non s'impara la storia solo per sapere quello che è successo ma per trovare in essa una maestra dell'avvenire.
Non si deve giudicare il discorso d'un uomo di stato al suo popolo dall'impressione che esso produce su un professore d'università, ma dall'effetto che esercita sul popolo. E questo soltanto dà il criterio della genialità dell'oratore.
Non solo l'uomo vive per servire ideali superiori ma questi stessi ideali danno la premessa della sua esistenza come uomo.
Ogni concezione del mondo, quand'anche fosse mille volte giusta ed utile all'umanità, non avrà importanza per la conformazione pratica della vita d'un popolo fin quando i suoi princìpi non saranno diventati il vessillo d'un movimento popolare di lotta.
Quaggiù il successo è il solo metro di giudizio di ciò che è buono o cattivo.
Quando la ragione tace e tocca alla violenza la decisione suprema, la miglior difesa consiste nell'assalto.
Se il popolo tedesco, nel suo sviluppo storico, avesse posseduto quella unità di armento che possedettero altri popoli, oggi il Reich tedesco sarebbe padrone della Terra.
Spesso dalle più sanguinose guerre civili esce un sano e forte corpo di nazione, mentre da una pace mantenuta artificialmente nasce la putrefazione. Non si cambiano con guanti di pelle fina i destini dei popoli.
Tutta la saggezza del mondo resta inefficace se la forza non si pone al suo servizio per tutelarla e sostenerla.
Tutte le invenzioni sono il risultato della facoltà creatrice d'una persona. Queste persone sono nel loro complesso, si voglia o no, più o meno grandi benefattori degli uomini. L'opera loro dona, più tardi, a miliardi di creature umane mezzi e risorse per alleviare la lotta per la vita.
Tutti i formidabili eventi che mutarono l'aspetto del mondo furono addotti non da scritti ma dalla parola parlata.
Tutti i grandi movimenti devono la loro origine a grandi oratori, non a grandi scrittori.
Tutto ciò che è grande in questo mondo è frutto di un solo vincitore. I successi riportati da coalizioni portano già in sé il germe di futuri sgretolamenti.
Un brillante oratore sa scrivere meglio di quanto un brillante scrittore sappia parlare, a meno che lo scrittore s'eserciti costantemente nell'oratoria.
Un individuo, posto in una compagnia, o in un battaglione, circondato dai suoi commilitoni, si getterà più di buon grado nella lotta, che se fosse solo. Nelle masse si sente ben protetto, anche se vi fossero mille prove per pensare il contrario.
Un mondo imbastardito e «negrizzato» sarebbero perduti per sempre i concetti dell'umanamente bello e del sublime, nonché ogni nozione d'un avvenire idealizzato del genere umano.
Un peccato di gioventù è quando si è giovani e non lo si commette.
Un uomo molto intelligente dovrebbe prendere una donna primitiva. Immaginate se, in aggiunta a tutte le altre cose, io avessi una donna che interferisce col mio lavoro.
Una concezione del mondo, non essendo mai disposta a fare a metà con un'altra, non può essere disposta a collaborare con un regime che essa condanna; ma sente il dovere di combattere questo regime e tutto il mondo d'idee degli avversari, con ogni mezzo, e di apprestarne il crollo.
Una maggioranza non può mai sostituire un uomo. Come cento stolti non fanno un savio, così è improbabile che da cento vigliacchi esca una decisione eroica.
È incredibile, quante false opinioni siano diffuse sulla boxe nei circoli «colti». E' considerata cosa naturale ed onorevole questa, che il giovane impari a tirar di scherma e se ne vanti; ma la boxe è ritenuta volgare. Perché? Nessun altro sport desta in così alto grado lo spirito d'assalto, esige così fulminea decisione, rende forte e flessibile il corpo.